peluche frustrato

Come affrontare un giorno di ordinaria frustrazione

Oggi la mente egoica ha preteso di farmi sentire vittima attraverso alcuni eventi:

  • incomprensioni con Chiara
  • lamento per il lavoro
  • passività verso l’attività fisica

Risultato: ho provato un profondo senso di frustrazione, la più potente arma dell’Ego.

Sicuramente è capitato anche a te di sentire la faticosa sensazione di nuotare con fatica controcorrente senza riuscire ad avvicinarti alla meta (risultato desiderato). Allontanarti sempre più da ciò che ti appaga come la realizzazione di un bisogno o di una pulsione non ci fa di certo sentire bene.

La frustrazione ti vorrebbe far credere di essere una vittima in balia di eventi esterni.

Come se Dio si fosse preso la briga di creare insulsi burattini, senza forza ne cuore. Scaraventarli nel teatrino del mondo, con burattinai schizofrenici intenti a muovere i loro fili.

Allora cosa ho fatto…

Ho osservato questa emozione con amore e dolcezza invece di giudicare severamente me stesso.

Ho cercato la giusta energia per accogliere e applicare nel migliore dei modi valori di servizio e disponibilità verso persone e situazioni.

Mi sono detto: “non scappare affronta i tuoi mostri con coraggio e determinazione. Oggi il tuo nemico si chiama frustrazione e in qualche modo ti sta aiutando ad evolvere.”

E così l’ho accolta.

Per farlo mi sono ispirato a questo testo che parla di un’altra emozione potente: la rabbia.

“Quando ti arrabbi, torna in te stesso e prenditi cura della tua rabbia. E quando qualcuno ti fa soffrire, torna a te stesso e prenditi cura della tua sofferenza.  Non dire o fare nulla, perché qualsiasi cosa tu dica o faccia in uno stato di rabbia, potrebbe rovinare ulteriormente la tua relazione. La maggior parte di noi non lo fa: non vogliamo tornare a noi stessi, ma rincorrere quella persona per punirla.  Ma se la tua casa è in fiamme, la cosa più urgente da fare è tornare lì e cercare di spegnere l’incendio, non correre dietro a chi pensi l’abbia incendiata, perché se lo fai, la tua casa brucerà mentre tu sei occupato a inseguirlo.”  

Thich Nhat Hanh (1926-2022), Spegni il fuoco della rabbia, 2009

Il cammino spirituale

Il lavoro spirituale non è un rito propiziatorio per accendere un’infantile speranza nei miracoli.

È un percorso di attenzione orientato all’interno di sé, per procedere in equilibrio sul sottile filo dell’anima.

Mentre cammini come un equilibrista concentrandoti sul filo, ti accorgi che all’improvviso, i miracoli arrivano.

Written by
Francesco Perticari

Francesco da vent’anni svolge attività di consulenza e management in aziende della fitness industry, esercita la sua passione di coach nel business e nello sport e, per puro divertimento, pratica Triathlon insieme ai suoi tre figli di 10, 12 e 14 anni.
Entradentro Blog è un progetto personale, una specie di posto in rete nel quale riordinare le idee e ispirarsi. Esiste dal 2009 ma muore almeno due volte per risorgere nel 2020 con nuovi intenti e nuove possibilità future.

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