Voglio essere uno scoglio
nell’oceano più profondo.
Una roccia la cui parte emersa
sia nulla rispetto a quella sommersa.
Lastra per naufraghi moribondi da salvare
macigno duro e resistente per corazzate da affondare.
Non un’isola, uno scoglio.
Senza vegetazione che debba appassire
o alberi che possano morire.
Un semplice masso nell’azzurro della mente,
capace di tutto e anche di niente.
Pezzo di pietra eroso dall’acqua,
nella tenacia irrisolta del muto paesaggio,
rinato ai tuoi occhi sorpresi, di viaggiatore saggio.
[…] possa essere un appiglio per i miei simili, senza diventare uno scoglio sul quale […]