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Una giornata nel dolore

Le emozioni di oggi sono state:
  1. Insoddisfazione e senso di scarsità alle quali ho ceduto credendo di aver bisogno di droghe effimere (caffè, cose dolci, ecc.)
  2. Rabbia, che inizialmente si è manifestata in un comportamento che ha rischiato di minare il rapporto con una persona. Poi si è esternata in un atteggiamento autodistruttivo mettendomi in contatto con il corpo del dolore.

Credo che questo sia uno stato completamente egoico nel quale il contatto con il dolore ti porta lontano dalla pace, agendo come un tarlo che alimenta insoddisfazione e depressione.

Cosa ho fatto, allora?

Dapprima ho subito, poi ho cominciato a osservare senza giudizio.

Entrando con più concentrazione dentro di me ho sentito la possibilità di uscirne.

La vittoria, di fatto, credo sia stata sua, visto che la giornata è finita con una stanchezza innaturale e opprimente.

Accetto, benedico e ringrazio per tutto questo, poiché mi consente di essere sempre più consapevole della perfezione che, in me, aspetta solo di manifestarsi.

Quando impari a conoscere il buio, non ti sembra più così scuro.

Greenlights – Matthew McConaughey

Sprecare la crisi.

L’errore più grande che possiamo fare, all’interno di una crisi, è quello di sprecarla.

L’opportunità di crescita si nasconde in ogni situazione problematica. E non si potrà manifestare fino a quando tutti gli elementi che la compongono non verranno riconosciuti, accettati pienamente e affrontati.

Finché il desiderio che le cose siano diverse da come si presentano, vi indurrà a fuggire o a negarle, la porta dell’occasione non si aprirà. Rimarrete, così, intrappolati nella situazione spiacevole fino a quando non sarete in grado di aprirvi a una nuova consapevolezza.

Dentro alle crisi e ai problemi ci si deve entrare affrontandole con determinazione e coraggio. Solo così saremo in grado di trasformarli in circostanze favorevoli alla nostra evoluzione.
Non sprecare la crisi, essa è la chiave per la tua crescita.

Written by
Francesco Perticari

Il mio nome è Francesco Perticari e da molti anni cammino dentro le parole, le emozioni, i pensieri. Il mio lavoro – se così possiamo chiamarlo – è aiutare le persone a ritrovare chiarezza, centratura e direzione.
Lo faccio con gli strumenti del coaching, ma anche con linguaggio, introspezione, spiritualità e tanto ascolto.
Non amo le etichette, ma potrei definirlo coaching di consapevolezza oppure Anti-coaching.
Un accompagnamento gentile che non offre soluzioni pronte, ma crea spazio per far emergere ciò che c’è già: dentro.
🌀 Perché “Entradentro”?
Perché credo che tutto parta da lì.
Non da fuori.
Non da ciò che ci accade.
Ma da come scegliamo di stare in ciò che accade.
Entradentro è nato come blog, ma è diventato un luogo, un’aspirazione di comunità, una direzione.
📚 Cosa troverai qui
In questo spazio condivido strumenti, riflessioni, percorsi e parole che ho raccolto in anni di studio, di pratica, di errori, di domande.
Non c’è nulla da insegnare, solo molto da ricordare.
🎓 Formazione e approccio
Mi sono formato in ambito coaching, PNL, comunicazione, crescita personale con un approccio olistico e spirituale.
Studio da sempre il rapporto tra linguaggio, coscienza e cambiamento, e nei miei corsi integro elementi di neuroscienze, spiritualità, cultura filosofica e pragmatismo gentile.
L’approccio che propongo è:
• concreto, ma non meccanico
• spirituale, ma non religioso
• profondo, ma (spero) non pesante
🤍 Se cerchi...
Un percorso che non ti prometta risultati magici, ma che ti accompagni davvero nella tua trasformazione, potremmo lavorare insieme.
Con il rispetto, il silenzio e la cura che ogni cammino autentico merita.

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