Incontrando persone e gruppi mi rendo conto della confusione che c’è quando si parla di questo tema. Voglio dare una sintetica spiegazione di alcuni concetti utili per comprendere cos’è il Mental coaching: il modo con il quale contribuisco a creare una realtà più adatta al mondo che desidero.
1) Definizione di Coaching
Il Coaching è un processo attraverso il quale un professionista qualificato aiuta individui o gruppi a raggiungere il massimo delle proprie capacità di performance.
Le aree di applicazione includono:
- Business: miglioramento delle performance lavorative.
- Life: raggiungimento di obiettivi personali e relazionali.
- Sport: incremento delle prestazioni atletiche.
Il Coaching è un progetto auto-generativo, che mira a renderti autonomo nel raggiungimento di risultati che prima sembravano impossibili. Aprendo le porte a nuove domande, nuovi modi di fare le cose. Sbloccando la mente da schemi e pregiudizi si crea un circolo virtuoso che tende a produrre risultati diversi dal solito. Anche quando non si raggiunge l’obiettivo iniziale (non è un metodo infallibile), si compie un’evoluzione personale significativa.
Con il Coaching puoi:
- Cambiare ambiente e comportamenti.
- Migliorare le capacità personali e acquisirne di nuove.
- Ristrutturare convinzioni limitanti.
- Indagare sui nostri processi di identificazione.
- Lavorare sugli scopi più profondi e significativi e sulla direzione della tua vita.
- Strutturare e pianificare percorsi concreti e operativi verso specifici propositi.
- Finalizzare concretamente i sogni e aspirazioni.
- Sbloccare le persone da condizionamenti e manipolazioni.
L’obiettivo principale è attivare la forza di volontà e l’autocontrollo, strumenti chiave per superare le resistenze e raggiungere risultati gratificanti.
Naturalmente non si limita ad interagire solo a livello razionale poiché se tutto si riducesse a ciò probabilmente non avremmo bisogno di un coach. Ci basterebbe decidere dove andare e metterci al lavoro, concretamente, muovendoci in quella direzione.
2) Focus sul Futuro
Il Coaching guarda al futuro, alle possibilità, e non si concentra sugli errori del passato o sui problemi. Non si occupa di salute mentale (compito esclusivo di psicologi e psicoterapeuti), ma si focalizza su:
- Obiettivi e scopi.
- Opportunità di crescita.
- Ampliamento delle scelte e delle libertà personali.
Il Coaching amplia il tuo potenziale e ti aiuta a scoprire nuove opzioni per agire, aprendoti a possibilità che fino a prima non riuscivi a scorgere.
3) Partnership e Fiducia
Il Coaching è una partnership tra il Coach e il Coachee (che mi piace chiamare esploratore).
Si basa su fiducia reciproca e un accordo chiaro e condiviso.
La prassi che prediligo prevede pochi incontri, e punta su cambiamenti concreti e rapidi. Evitando in questo modo assuefazione e dipendenza dell’esploratore nei confronti delle sessioni di lavoro.
Attraverso attività di sblocco, sostegno e sviluppo della performance, il Coaching ti aiuta a rimanere focalizzato sul compito che hai deciso di portare avanti
4) Differenze con Consulenza e Formazione
Il Coaching è una consulenza di processo, che ti aiuta a fare il meglio che puoi con ciò che hai, dove ti trovi, puntando all’eccellenza.
Il Coaching si distingue chiaramente da altre attività:
- Consulenza: il consulente ti dice cosa fare. Il coach, invece, ti guida nella creazione del tuo piano d’azione. È la differenza tra ricevere un pesce e imparare a pescare.
- Formazione: trasferisce conoscenze specifiche. Il Coaching, invece, estrae risorse interiori. ( Le risporse interiori di cui parlo non vanno confuse con l’apprendimento di abilità tecniche, e capacità frutto di studio e impegno)
Il Coaching, invece, è uno stile di comunicazione che accompagna e sostiene. Personalmente, utilizzo spesso questo approccio anche durante attività di consulenza e formazione poiché trovo sia molto efficace nel coinvolgere le persone in un viaggio di ricerca interiore.
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