Metafora irriverente sulla spiritualità.
Tutto si muove creativamente.
Le situazioni, le persone e perfino gli animali assumono diverse e nuove forme ai miei occhi, mentre io cammino in questo viaggio verso la luce.
Sembra che una volontà amorevole e superiore stia mischiando le carte della mia vita e la mano di poker si faccia sempre più interessante, più viva, più eccitante, più degna di essere giocata al rialzo.
Adesso una parte della mia coscienza comprende. Prima no, prima subiva.
La vita è strana e sembra impossibile pensare di averla scelta, programmata, voluta proprio nel modo in cui sta accadendo.
E quando lo comprendi non gridi al miracolo poiché dentro di te si fa strada l’dea di essere tu stesso il miracolo.
Ti accorgi di essere il miracolo che si ricongiunge… il miracolo dei miracoli.
Tutto diventa te e ti fondi nel tutto in un modo semplice, accettando con più amore possibile di essere nutrimento per gli altri.
Se quel nutrimento sarà buono, ti sembrerà di evaporare nell’aria diventando parte di loro.
Se non sarà di gran qualità ti farà comprendere una lezione fino a quando nel processo abbandonerai ogni zavorra dell’io.
E in quel momento il compito sarà terminato, la partita sarà conclusa.
Quello sarà il segnale per cambiare le fiches e andare a riposare soddisfatti.